Negli ultimi decenni numerosi cambiamenti hanno interessato la donna e la famiglia e da questi sono scaturiti nuovi equilibri e una identità genitoriale caratteristica di questo XXI secolo. Nuovi ruoli genitoriali nascono dal maggiore impegno della donna nell’attività lavorativa extra domestica e dalla nuova consapevolezza genitoriale dei padri, nuove organizzazioni delle famiglie nucleari che spesso non possono godere del sostegno della famiglia allargata di un tempo. Il tutto fondato su una diversa consapevolezza dei neo genitori che giungono a questo importante traguardo con tempi e modalità completamente differenti rispetto al passato e con aspettative e richieste sociali a cui rispondere ben più alte.
Se da un lato vi è la capacità e la possibilità di essere genitori più informati e più consapevoli, dall’altro c’è una maggiore insicurezza, una maggiore richiesta di appoggio e rassicurazione da parte di persone considerate “esperte” e ricercate al di fuori della cerchia familiare. E’ qui che il lavoro educativo diventa più importante e necessita di essere sostenuto da basi teoriche solide che portano ad una professionalità più attenta alle esigenze delle famiglie. Individuare i bisogni e le aspettative e valorizzare insieme le risorse a disposizione dei genitori diventa fondamentale per chi opera all’interno delle strutture che realizzano interventi a favore delle famiglie. Per prendersi cura dei bambini bisogna prendersi cura delle famiglie: promuovere e sostenere i genitori significa dare al bambino una base più solida per crescere forte, sereno e fiducioso nelle proprie capacità.