La violenza sull'inerme
Questi appunti trattano dei confini semantici legati alla violenza e alla guerra, esplorandone l'attuale fenomenologia: non si può parlare di terrore, ma di orrore, inaugurate dai campi di sterminio di Auschwitz e perpetrate negli attuali scenari bellici fatti di attentati suicidi, stragi di civili, massacri e torture. L'orrorismo è quello perpetrato ai danni di vittime inermi, anche da parte delle donne, delle madri.
Indice dei contenuti:
- Scene di un massacro
- Nomi nel campo semantico bellico
- Etimologie: terrore ovvero del sopravvivere
- Etimologie: orrori ovvero dello smembramento
- Guerra e terrore, guerra e orrore
- L’urlo di Medusa
- La vulnerabilità dell’inerme
- Il crimine di Medea
- Orrorismo ovvero della violenza sull’inerme
- Chi ha visto la gorgone
- Auschwitz o dell’orrore estremo
- Erotiche carneficine
- Tanto mutilato che potrebbe essere il corpo di un maiale
- Il piacere del guerriero
- Aggressività planetaria
- Per una storia del terrore
- Orrorismo suicida
- Quando la bomba è un corpo di donna
- Torturatrici che sorridono all’obiettivo
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- terrorismo
- guerra
- kamikaze
- campi di concentramento
Dettagli dei contenuti:
- Autore: Anna Bosetti
- Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
- Facoltà: Scienze dell'Educazione
- Corso: Scienze dell'Educazione
- Esame: Pedagogia interculturale
- Docente: Raffaele Mantegazza
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