La signorina che faceva Hara-Kiri
Per tutti i grandi terapeuti, in cui la clinica e la teoria si alimentano a vicenda, esiste un caso paradigmatico che costituisce l'avvio del cammino successivo. Per Franco Borgogno si tratta della paziente indicata con M e nota da tempo nella letteratura specialistica internazionale come "la signorina che faceva hara-kiri": espressione che deriva dal sogno inaugurale dell'analisi, dove avviene una cruenta scena suicidaria. Con lei, a lungo silente e inerte, allagata da un senso di non-vita, Borgogno tesse la densissima trama di emozioni, affetti, pensieri, immagini che consente alla cura di prendere lentamente forma e di contrastare un destino di morte psichica.
Indice dei contenuti:
- Incipit de "La signorina che faceva Hara-Kiri"
- La critica di Neil Altman a Borgogno
- L’analisi intrapsichica e quella interpersonale di Jacobs
- Jonathan Slativin e il senso di agency del paziente
- Working through nell’hic et nunc e nell'incontro analitico
- Sulla morte psichica di Borgogno
- Spoilt Children: un dialogo tra psicoanalisti, Franco Borgogno e Dina Vallino
- Il rovesciamento dei ruoli la funzione di testimonianza e l’ambito dei fattori curativi
- Testimonianza di Franco Borgogno in merito alla mancanza di conclusione al percorso psicoanalitico
Vuoi approfondire gli argomenti di questo documento?
- analisi
- transfer
- sofferenza
- controtransfer
- mote psichica
Dettagli dei contenuti:
- Autore: Ivan Ferrero[Visita la sua tesi: "Espressioni facciali e i volti della menzogna. Dagli studi di Paul Ekman al ''successo'' di Cal Lightman"]
- Università: Università degli Studi di Torino
- Facoltà: Psicologia
- Corso: Psicologia
- Titolo del libro: La signorina che faceva Hara-Kiri
- Autore del libro: Franco Borgogno
- Editore: BOLLATI BORINGHIERI
- Anno pubblicazione: 2011
La redazione è online su Skype dalle 9 alle 13.
Contatta la nostra redazione a: [email protected] o via Skype
Seguici su facebook