Noi siamo fatti di corpo e mente, e i due aspetti sono molto più interconnessi di quanto non pensiamo. I legami tra il benessere fisico e psicologico sono riconosciuti da tempo, e gli effetti di un disagio emotivo o di una patologia psichica conclamata (come ad esempio l’ansia, lo stress, la depressione) si fanno sentire anche sul fisico, logorando il corpo e producendo, alla lunga, anche patologie fisiche importanti.

Ma quanto, al contrario, avere un fisico sano e in salute incide sul benessere psicologico?

Da una ricerca condotta dalla studiosa J. Bohem presso la Harvard School of Public Health, e riportata su Live Science è emersa una significativa correlazione tra la presenza nel sangue di antiossidanti, in particolare i carotenoidi, e l’ottimismo. Lo studio ha infatti valutato le concentrazioni ematiche di nove differenti antiossidanti, in una popolazione di circa 1000 americani, sia donne che uomini, di età compresa tra i 25 e i 74 anni. Lo stesso gruppo ha poi compilato un questionario relativo ai propri valori, comportamenti e atteggiamenti.

I ricercatori hanno scoperto che le persone più ottimiste avevano una concentrazione di carotenoidi nel sangue del 13% superiore rispetto alle persone più pessimiste. Gli ottimisti hanno dichiarato di mangiare tre o più porzioni di frutta e verdura al giorno, al contrario i pessimisti ne mangiavano fino a un massimo di due.

Dallo studio non è chiaro se è l’ottimismo a favorire i comportamenti sani come mangiare frutta o verdura, o al contrario se frutta e verdura rendono più ottimisti. Occorrono sicuramente approfondimenti allo studio, ma è comunque possibile immaginare un circolo virtuoso del benessere, in cui mente e corpo si influenzano reciprocamente.

Insomma, una mela al giorno toglie il medico, tre tolgono il pessimismo di torno!




Immagine tratta da: http://blogs.funiber.org/italia