Siamo dentro un paradosso. Più lottiamo per ottenere la “felicità” e più ci allontaniamo da essa. Nel nostro mondo non dobbiamo più combattere strenuamente per nutrirci, per proteggerci da predatori o nemici, per difenderci dal freddo, insomma perrestare vivi. Nelle nostre case c'è tutto (o quasi) ciò che desideriamo, possiamo permetterci cose che i nostri antenati (ma senza tornare indietro di millenni, basterebbe retrocedere di un secolo) neppure si sognavano... eppure siamo tutti stressati, insoddisfatti, depressi, infelici.

E questo, spiega Russ Harris, per un motivo semplice e cristallino: abbiamo un'idea fondamentalmente sbagliata di felicità. Ci aspettiamo, ci hanno insegnato ad aspettarci, che la felicità equivale a uno stato di benessere interiore nel quale tutte le emozioni e i pensieri negativi spariscono, sono cancellati, sconfitti e debellati, come microbi di una malattia debilitante. Dunque, se li avvertiamo, dobbiamo lottare contro di essi affinchè smettano di tormentarci al più presto, lasciandoci vivere nella beatitudine della felicità. Ma questa è una battaglia persa: è impossibile sradicare pensieri ed emozioni negative, così come impossibile soffiar via dal cielo le nubi che oscurano la vista del sole. E' una battaglia persa nella quale sprechiamo energie, propositi, tempo e denaro. E ovviamente la nostra infelicità non fa altro che crescere e gonfiarsi.

Allora? Siamo destinati ad essere infelici? Una via d'uscita c'è, e la strada per trovarla è tracciata in questo saggio di Harris destinato a tutti coloro che vogliono imparare ad essere felici davvero. Provare per credere.

Il paradigma cui si riferisce l'autore è quello dell'ACT, l'Acceptance and Commitment Therapy, un approccio terapeutico innovativo, nato negli Stati Uniti negli ultimi anni, a partire dagli studi di Steven Hayes, e basato sulla Mindfulness-Based Cognitive Therapy (MBCT), sviluppata da Jon Kabat-Zinn nel 1979. La terapia è quella dell'accettazione e dell'azione: accettazione anche di ciò che in apparenza sembra negativo, azione secondo i propri valori più fondanti. Non è così semplice, ma non è impossibile: riuscire a sviluppare una “flessibilità psicologica”, l'intento del manuale, è ciò che garantisce di ritrovare la strada della felicità, quella vera, lontana dal paradosso.



R. Harris La trappola della felicità - Come smettere di tormentarsi e iniziare a vivere, ed. Erickson, 2010