La costruzione di un rapporto di coppia soddisfacente e duraturo non è qualcosa che si improvvisi. In questi ultimi tempi si assiste a un’enorme difficoltà in questo arduo compito, a qualsiasi età. I ragazzi sono profondamente manchevoli di una progettualità che li spinga al di là del qui ed ora, gli adulti sempre più spaventati dai fallimenti pregressi (separazioni e divorzi segnano ormai l’evoluzione di molti matrimoni: 269 separazioni e 181 divorzi su mille matrimoni nel 2009, dati Istat). Nella società del “tutto e subito” dove i desideri si appagano ancor prima di essere espressi, sembra del tutto ‘out’ impegnarsi in qualcosa di futuribile, faticoso, con scarse probabilità di successo come un legame amoroso. Anche l’innamoramento, che di per sè non comporta le stesse fatiche e gli stessi investimenti energetici del legarsi ad un’altra persona per un progetto di vita a due, sembra ormai un evento raro. Si ha paura di esporsi, di mostrare il proprio lato fragile: innamorarsi è prima di tutto dare ascolto alla propria emotività, lasciarsi coinvolgere da una forza che destabilizza e mette a nudo, mettersi nelle mani dell’altro. E’ più facile, oggi, spogliarsi fisicamente che emotivamente: saltate i freni alla sessualità, è molto più tabù dire ti amo che fare l’amore.
E anche questo riguarda un po’ tutti, a tutte le età: anche gli adolescenti sono più pronti a vivere esperienze sessuali che a innamorarsi. Perché fare sesso è circoscritto, in quest’ottica, al corpo: non coinvolge i sentimenti, i valori, le emozioni profonde, il proprio nucleo. Si sono ribaltati i piani rispetto al passato.
Amore e sesso si dividono sempre più, diventando due elementi con pochissimo in comune. Sesso fa rima con adesso, subito, non per legarsi in modo intimo ed esclusivo con il partner, ma per appagare desideri e fantasie nonappena insorgano. Il partner viene sempre più visto come oggetto, a volte neanche così indispensabile, per provare piacere.
Intuibile come questa tendenza vada a braccetto con l’enorme diffusione di Internet e della possibilità di ‘sesso alternativo’. Quando esso non è più comunicazione profonda, unione di corpo e mente con la persona che si ama, diventa pian piano pratica autoerotica, anche quando lo si fa in due. Su Internet si trova davvero di tutto, dalla pornografia, alle chat in cui fare incontri con finalità esplicitamente sessuali, alla possibilità del sesso a distanza. Ed è proprio quest’ultima la nuova tendenza: mette al riparo dall’incontro e scambio profondo, dalla condivisione dell’intimità fisica, dalla paura di malattie e gravidanze; dà libero sfogo alla fantasia. Io ti eccito raccontandoti cosa provo, cosa desidero, scrivendoti in chat e mi eccito pensando all’effetto che i miei racconti hanno su di te. Ciascuno rimane confinato nel proprio luogo, con i propri mezzi per darsi piacere (per ora, finchè la tecnologia, che già è sulla buona strada, non troverà sistemi per appagarsi a distanza), ma con l’illusione di essere con l’altro, conosciuto o sconosciuto, uomo o donna, giovane, adulto, vecchio. Chissà, tutto può essere, dal momento che la costruzione di un Falso Sè è la regola base dei rapporti su Internet: dalla piccola bugia all’invenzione di un alter-ego che ben poco ha a che vedere con il sé reale.
In questo panorama, la solitudine avanza e sempre più difficile è vincere i vissuti emotivi che l’accompagnano: tristezza, desolazione, sfiducia.