Dagli elementi della pratica internazionale sin qui considerati, non si può ancora stabilire, in modo rigoroso, quale sia la portata precisa della regola internazionale che ci interessa. Procediamo attraverso una breve illustrazione delle varie teorie relative alla norma in esame che si sono venute accumulando negli anni. La norma della sovranità territoriale si afferma all’epoca in cui venne meno l’autorità del Sacro Romano Impero e conseguentemente cessò ogni forma di dipendenza delle singole entità statali dall’Imperatore e dal Papa. All’epoca della monarchia assoluta la sovranità territoriale viene concepita come una sorta di diritto di proprietà dello Stato, o meglio del sovrano, avente per oggetto il territorio; il potere esercitato sugli individui viene collegato alla disponibilità del territorio. Come ha osservato il QUADRI Il territorio era tutto: gli individui erano pertinenze del territorio ( secondo il principio: Quisquis est in territorio est de territorio - Quisquis in territorio meo est, meus subditus est). Il potere dello Stato sulle persone e sulle cose non è che una manifestazione, una derivazione del potere sul territorio. Nasce così la teoria del territorio-oggetto. Il territorio costituisce per lo Stato un bene, una cosa. Lo Stato vanta sul territorio una signoria generale, un diritto reale completo. Nell’ordine internazionale si costituiscono rispetto al territorio rapporti analoghi a quelli che si hanno nei riguardi degli immobili nel diritto interno.