Secondo uno studio di J. Catellier, della J. Carroll University, pubblicato su Live Science, le emozioni, sia positive che negative, renderebbero più pigri, influenzando negativamente la decisione di mettersi a fare esercizio fisico. I ricercatori hanno suddiviso 153 studenti universitari in tre gruppi. Al primo gruppo è stato mostrato un filmato divertente, al secondo uno con scene tristi, al terzo uno con scene emotivamente neutre.
Dopo dieci minuti di esposizione ai filmati, gli studenti hanno compilato un questionario riguardo le loro abitudini sportive e su come si erano sentiti nel vedere il filmato.
Dai risultati emerge che quasi il 72% degli studenti avevano fatto esercizio fisico nei giorni precedenti all’esperimento. Gli studenti che avevano visto il video divertente o neutro si sono dichiarati in generale di buon umore. Gli studenti che avevano visto il filmato triste, in linea con le aspettative, si sono dimostrati quelli con la più debole motivazione a fare moto nei giorni successivi all’esperimento. Ma inaspettati sono stati i risultati relativi al gruppo “felice”: i ricercatori si aspettavano che le persone contente si sarebbero dichiarate pronte a fare esercizio fisico; al contrario chi aveva visto il filmato con immagini piacevoli si è dichiarato meno propenso a fare attività motoria rispetto al gruppo sottoposto al video neutrale.
Lo studio suggerisce dunque che le emozioni, sia positive che negative, possono essere di ostacolo per impegnarsi in comportamenti salutari, come un sano esercizio fisico.
E’ importante non sottovalutare la portata delle emozioni nell’influenzare pensieri ed azioni: molto spesso ci dimentichiamo quanto una nostra decisione sia influenzata dal nostro stato emotivo, ritenendoci solo esseri “razionali”. Al contrario, l’agire umano è profondamente condizionato dallo stato emotivo percepito e riuscire a comprendere come questo lavorio interiore si intrecci con la razionalità è fondamentale per comprendere meccanismi d’azione che possono sembrare controproducenti o fallimentari se giudicati solo sotto la luce della ragione.


Immagine tratta da: http://life.wired.it/