Un viaggio onirico da Freud ai giorni nostri è quello proposto da Marco Nunzi, che nella sua tesi vuole ripercorrere le tappe delle scoperte sul sogno in ambito psicoanalitico, a partire dalle scoperte esposte nel Die Traumdeutung agli studi degli psicoanalisti degli ultimi anni. Dopo un inquadramento teorico basato sull'analisi delle teorie freudiane, l'autore esamina i gli articoli di vari autori psicoanalisti italiani comparsi sulla rivista ufficiale di psicoanalisi italiana, riguardanti l'argomento del sogno, in un periodo di tempo che va dal 1995 al 2006. Le conclusioni dell'autore fanno riferimento ad una pluralità di visioni sul tema del sogno, che però dalle prime teorizzazioni freudiane traggono spunto e fanno comunque riferimento:
"La concezione del sogno, quale fu esposta da Freud nell’Interpretazione e rielaborata per il resto della sua vita, senza tuttavia allontanarsi dai fondamenti iniziali, ha il valore di una scoperta che ha segnato in modo indelebile la storia dell’interpretazione onirica. Nonostante le rotture scismatiche dai suoi discepoli (Jung, Adler, Rank-tanto per citarne alcuni-), malgrado le rivendicazioni di autonomia, gli scontri e le polemiche, sebbene numerosissime furono le modificazioni e i contributi, tutte le posteriori elaborazioni dell’interpretazione onirica sono fiorite dal ceppo freudiano. Anche se in questi ultimi cinquant’anni-con l’eccezione dei freudiani ortodossi- l’interpretazione si è distaccata dai dettami del Maestro, se i sogni non sono più visti soltanto e necessariamente come appagamenti di desideri rimossi, se la simbologia che vi presiede si è ampliata, se le tecniche metodologiche si sono moltiplicate, a Freud resta il grande merito di aver riportato l’attenzione sull’importanza che i sogni hanno nella nostra esistenza."