Marco Bonechi esplora l'evoluzione del concetto di coscienza, dalla cartesiana idea che sia trasparente e razionale, alle scoperte del Novecento, da Freud in poi, che in realtà noi possiamo conoscere una porzione molto piccola di noi stessi. Scrive l'autore. "Freud rappresenta una figura cardine del Novecento, è, infatti, il primo ad abbandonare l’aspetto fenomenologico nello studio sull’essere, per abbracciare l’introspezione, intesa come indagine scientifica della psiche umana. L’idea che l’autocoscienza sia influenzata da fattori inconsci non controllati dal soggetto, ha contribuito a cambiare la nostra concezione della mente umana.
A partire dalle teorizzazioni del padre della psicoanalisi, ai successivi contributi delle neuroscienze e delle scienze cognitive, la "scatola nera" dell'autocoscienza viene sempre più svelata nelle sue componenti e nei suoi meccanismi. Un viaggio nel sè che non smette di affascinare e di creare domande sempre nuove, nel momento stesso in cui vengono prodotte delle risposte.