Nella sua tesi Fenomenologia del film e della visione cinematografica: struttura, identificazione, percezione, incanto., Fabio Cacciatore analizza i meccanismi di fruizione filmica che portano lo spettatore ad essere letteralmente "catturato" dalla pellicola. Lontani dalle prime reazioni di terrore di fronte alla proiezione della locomotiva dei fratelli Lumiere, è innegabile che molti film riescano a toccarci in profondità, come e più della realtà. Come può accadere tutto questo? Quali i segreti che si nascondono nella celluloide?