Di Adler (1870-1937) abbiamo poche note autobiografiche. Studiò alla facoltà di medicina a Vienna, nel 1897 sposò la russa Raissa Rapstein. Nel 1902 ebbe contatti con Freud nel 1904 si convertì al protestantesimo. Dal '02 al '11 fece parte del gruppo psicoanalitico, ma col tempo le concezioni di Adler sulla nevrosi tesero a divergere da quelle di Freud e Adler fondò la Società per la Psicologia Individuale. Non si fece mai coinvolgere dall'attività politica militante, nonostante gli interessasse: il bisogno più urgente dell'umanità era la riforma e la diffusione dell'istruzione alla luce della psicologia individuale. Adler era una persona attiva ma ipersensibile e incline a lamentarsi. Il rachitismo di cui aveva sofferto in infanzia per lui rappresentò un'esperienza di inferiorità organica. Adler era un uomo non bello, non un gran conversatore, ma possedeva il dono della intuitiva comprensione pratica dell'uomo. Era subito in grado di tracciare un quadro dei disturbi del soggetto, di indovinarne il comportamento e stabilire un contatto con chiunque, anche la gente difficile. A differenza di Freud, Adler si interessa della conoscenza prarica e concreta dell'uomo.

Adler si oppone all'idea di libido come principale fonte dinamica della vita psichica: secondo lui esiste una pulsione aggressiva che non si spiega con la libido. Sviluppa la teoria dell'ermafroditismo psicologico: tra i pazienti nevrotici alcuni avrebbero caratteristiche sessuali secondarie del sesso opposto, che in loro provocano sensazioni di inferiorità. L'inferiorità organica è dunque legata a quella sessuale. La compensazione avverrebbe sotto forma di protesta vitale.
L'individuo per Adler è unico, è un tutto, ogni parte riflette il tutto, ogni sintomo mostra segni del passato, presente e futuro. La vita psichica è diretta verso una meta, che può subire modificazioni. Esistono norme immaginarie, ideali, che orientano l'attività umana, ed è la logica della vita sociale. L'anormalità, e anche la nevrosi, è secondo Adler una devianza individuale da queste norme immaginarie. L'origine delle nevrosi è da ricercare nelle sensazioni che si originano dalle inferiorità organiche. L'impronta organica mette in moto il processo di autoaffermazione. Ma i sensi di inferiorità possono essere causati anche da fattori sociali.
Il punto di partenza del sistema adleriano si esprime con la frase: “Nella vita psichica ogni cosa si verifica come se certi assiomi fondamentali fossero veri. Gli assiomi sono:
- principio dell'unità: ogni essere umano è un tutto unico e indivisibile
- principio del dinamismo: la vita non può concepirsi senza movimento. ma a differenza di freud il processo psichico ha uno scopo ed è intenzionale, tende a una meta. è importante nella vita possedere coraggi. lo stile di vita si cambia solo con un atto di coraggio. l'educatore deve insegnare il coraggio al bambino
- principio dell'influenza cosmica: l'individuo non si può concepire in modo isolato dal cosmo, che lo influenza in molti modi. il senso di comunità è un riflesso della generale interdipendenza dal cosmo. possiamo collegarci empaticamente agli altri. il senso di comunità è la percezione individuale dei principi che regolano le relazioni reciproche tra uomini. può esser limitato alla famiglia o esteso all'universo
- principio della spontanea strutturazione delle parti in una totalità: tutti gli elementi della psiche si organizzano conformemente alle meta che l'individuo ha stabilito
- principio di azione e reazione tra individuo e suo ambiente: l'individuo deve adattarsi e riadattarsi continuamente al suo ambiente. quando è in crisi cerca di risalire. ogni azione comporta una reazione. la psicologia adleriana è una dinamica di relazioni interpersonali. l'individuo è visto alla luce delle sua azioni e reazioni del suo ambiente, mai in modo isolato.
- legge della verità assoluta: una norma immaginaria ma alla quale bisogna conformare la nostra condotta individuale, conformandoci alla logica della vita sociale e accettando le regole del gioco. Criminali, infelici, nevrotici, psicotici lo sono a causa della devianza da questa norma.
Individuo e rapporti nella psicologia individuale di Adler
Rapporto uomo - natura: l'uomo compensa le sue inferiorità naturali
Rapporto gruppi sociali: pregiudizio della superiorità maschile, su cui si fondano le istituzioni. reazione al matriarcato. è una delle radici di nevrosi e protesta virile
Rapporto individuo-comunità: lo squilibrio nasce da un senso di inferiorità.

Ci sono inferiorità organiche, errori educativi e cause sociali (inferiorità economica).
Due direzioni di sviluppo possno insorgere dal senso di inferiorità:
1)l'individuo cerca direttamente la sua superiorità sugli altri (ambizione, arroganza, gelosia, sentimenti aggressivi;
2)l'individuo cerca indirettamente la sua superiorità, ricorrendo a mezzi indiretti e cercando riparo dietro debolezza, timidezza e pochi contatti.
La discrepanza tra la meta di superiorità autoimposta e la capacità dell'individuo di raggiungerla conduce alla sconfitta. Egli cercherà di evitarla con la tecnica dell'allontanamento, esitando poco prima di raggiungere la meta. In certi casi si può ricorrere all'accomodamento, sotto la forma di angosce, fobie, amnesie o nevrosi, che nascondono al soggetto il crollo delle sue ambizioni.
Tutte le forme di nevrosi, depressioni, perversioni, tendenze criminali o psicosi sono diverse manifestazioni di disturbi nel rapporto individuo-comunità.nterrelazioni tra individui in Adler

Adler si interessò soprattutto a ciò che accade nella famiglia. La madre è una figura importante, getta il seme del senso di comunità. Il padre deve insegnare la fiducia in se stessi e il coraggio. La situazione edipica riguarda per Adler un bambino viziato, i genitori secondo Adler si possono amare, odiare o essere “antagonisti”, come tra fratelli e sorelle. È importante la posizione del bambino in rapporto a fratelli e sorelle.
Una delle maggiori difficoltà nelle relazioni interpersonali è la mancanza di comprensione. Gli uomini hanno poco intuito, e valutano le cose in base alla loro prospettiva già distorta. Le persone si ingannano a vicenda. È essenziale anzitutto conoscere la meta nascosta verso la quale tendiamo, ciò ci condurrebbe alla comprensione di noi; e la natura di questa meta si può dedurre dall'analisi del comportamento individuale.

Dagli appunti di appunti di Dario Gemini