Il burn-out è un fenomeno che colpisce i lavoratori che svolgono le cosiddette professioni d’aiuto cioè quelle attività lavorative svolte nei servizi alle persone, in ambito sanitario, educativo, sociale o psicologico: allo stress derivante dalle tensioni del rapporto con colleghi e superiori, si aggiunge il grande coinvolgimento emotivo con gli utenti. E’ inevitabile: le problematiche, il disagio, i vissuti emotivi negativi vengono proiettati sull’operatore, che non sempre è in grado di rimanerne distaccato e di ricondurli all’utenza.
Dopo una giornata passata fra le corsie dell’ospedale o tra i banchi di scuola, ci si sente stanchi, impotenti, arrabbiati, depressi, con un grosso carico sulle spalle, ma raramente si pensa che quelli sono i vissuti emotivi indotti dall’utenza. Si crede invece di non essere abbastanza capaci, forti, che il mal di schiena sia solo frutto di propria debolezza e si trascura quanto il malessere sia invece indotto dalle persone con cui si è venuti in contatto.
Il rischio per queste professioni è quello che alla lunga il lavoro diventi una fonte di stress estremo, terreno fertile per l’innescarsi della sindrome del burn out. Si viene letteralmente “bruciati”, fatti fuori, perché il peso emotivo dell’utente si riversa completamente sull’operatore che arriva a sviluppare un vero e proprio esaurimento emotivo (sensazione di non aver niente da offrire, di essere vuoti e senza risorse), caratterizzato da depersonalizzazione (che induce a trattare gli utenti con cinismo ed ostilità come fossero “numeri”, “casi”,) e da mancanza di realizzazione professionale (cade l’autostima e non si ha più soddisfazione dal proprio lavoro).
Inutile sottolineare quanto sia importante prevenire l’escalation che porta al burn out; la supervisione lavorativa, che consente di monitorare il lavoro e fornisce gli strumenti per chiarire da dove proviene il malessere e il disagio che si avverte, è un valido aiuto per evitare di “scoppiare”. Purtroppo rimane ancora una soluzione optata da pochi, anche perché spesso lasciata all’iniziativa e al finanziamento personale.