Angelica Pelliccioni nel suo scritto Il mobbing nell'era del precariato. Le cause di una pratica apparentemente improduttiva suoi collegamenti con il nuovo mondo del lavoro si propone di verificare l’inquietante tesi di Antonio Casilli: che il mobbing, lungi dall’essere combattuto da parte di molte aziende, sia al contrario un mezzo per indebolire e manipolare la volontà dei lavoratori. Angelica prende in considerazione in particolare il fenomeno e la sua diffusione nell’era del precariato, laddove sotto a eufemismi come “riqualificazione” o gestione strategica delle Risorse Umane, si celano in realtà, forme di mobbing.