Manuela Camedda nel suo lavoro di tesi Il ruolo della famiglia come moderatore della devianza in adolescenza contribuisce con uno studio empirico a definire il ruolo della famiglia nell’adolescenza di un figlio. In particolare la sua ricerca analizza in primo luogo la relazione tra comportamento deviante dei giovani e precedenti caratteristiche personologiche legate all’impulsività (in particolare la tendenza ala sensation seeking e la presenza di adhd): tali tratti comportamentali sembrano essere predittivi per l’instaurarsi della devianza in adolescenza. Secondariamente, e significativamente, i risultati del suo studio permettono a Camedda di evidenziare come la famiglia possa esercitare un’influenza decisiva nel moderare l’influenza dei tratti comportamentali nell’insorgenza di un comportamento deviante: gli adolescenti hanno bisogno di una presenza genitoriale autorevole, che sappia coniugare accoglienza e comprensione con fermezza ed esplicitazione di regole che fungano da bussola emotiva per l’adolescente.