Il pensiero di Bion costituisce la base di riferimento della riflessione di Roberto Bucci sull'utilità e l'efficacia dei gruppi di auto-aiuto per persone con una malattia organica e cronica, raccolta nella tesi Gruppi per malati organici. Bion infatti postula l’esistenza, nel gruppo, di un livello proto-mentale nel quale "il fisico e lo psicologico […] si trovano in uno stato indifferenziato"; da questa dimensione si svilupperebbero poi sia gli stati emotivi che le malattie somatiche. Il gruppo è, secondo questa logica, la sede più adatta per rielaborare le esperienze di malattia, realizzando sia una funzione di contenimento delle angosce legate alla patologia e alla morte, sia quella di trasformazione delle emozioni e delle sensazioni troppo intense per essere vissute solo a livello individuale. La tesi propone riflessioni su esperienze di gruppi con diversi tipi di malati.